Nel silenzio del solstizio d'inverno, quando il sole giunge al suo punto più basso, la Terra si avvolge in un abbraccio freddo e il cielo stellato narra antiche leggende.
Nei Veda, testi sacri dell'antica saggezza, questo momento celebra il ritorno della luce, un tempo per rinnovare, per liberarsi dal vecchio, in rituali sacri, danze attorno al fuoco acceso.
Fuochi che bruciano, simboli di rinascita, onde la luce nel cuore dell'oscurità si ritrova, come SÅ«rya, il dio del sole, che rinasce, portando speranza nelle lunghe notti fredde.
Nell'antichità questo giorno era un ponte tra il mondo terreno e quello divino, un momento per onorare gli dei, per chiedere benedizione, abbondanza, protezione.
Offrivano preghiere e canti, mani alzate al cielo, perché il solstizio era un tempo di connessione profonda, un momento per ricordare il ciclo della vita, dove ogni fine è solo l'inizio di un nuovo cammino.
Il fuoco, la preghiera, il cibo condiviso, ritualità che rafforzava la comunità, ogni fiamma una promessa, un sogno, un desiderio che, nella notte più lunga, brilla come una stella.
Ancora oggi, nel cuore dell'inverno, sentiamo l'eco di quelle antiche tradizioni, il bisogno di fermarsi, riflettere, rinnovarsi, di accendere una luce nella più profonda oscurità.
In questo workshop online celebriamo il passaggio, la magia del tempo sospeso, un invito a guardare dentro di noi e trovare la nostra luce, pronta a risplendere.
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